Cambiare per non Cambiare

Trova la Differenza 🙂
Rilevo una tendenza ogni volta che mi trovo davanti ad un progetto di ripensamento di un sito web.
Non ho usato il termine restyling perchè quando si rifà un sito penso ci si debba anche imporre un’attività di revisione relativa all’approccio e alla filosofia della presenza web.
La tendenza è quella di cambiare per non…cambiare!
Talune cose ci infondono sicurezza, un vestito con cui ci sentiamo a nostro agio, delle atmosfere, dei luoghi, etc. e queste sensazioni ci accompagnano e condizionano, anche incosapevolmente, le scelte future.
Tendiamo a replicare le dinamiche di scelta che ci hanno portato ad avere quelle cose che ci hanno dato sicurezza, agio, conforto. Una sorta di coperta di Linus.
Così capita anche quando si ridiscute di un sito web. Parlo, come sempre, dell’albergatore tipo [quello che amo e odio allo stesso tempo], che pur avvertendo la necessità di dover cambiare sito gli dispiace abbandonare il vecchio.
Cosa succede? Tu parti con la solita pappardella che il web è cambiato e che rispetto ad alcuni anni fa il sito web non è l’unica fonte di comunizione verso l’utente ma è parte di un set di strumenti che rappresentano l’albergo.
Su questa premessa, continui, dicendo che rispetto ad una volta in cui mettevamo di tutto e di più sul sito e, per di più, sul suo livello più alto di proposta, la home page, oggi è diverso.
Togliere piuttosto che aggiungere. Sapere delegare ad altri canali parte della comunicazione.
Questa filosofia di approccio tende a presentare all’albergatore tipo [quasi uno stereotipo, non c’è latitudine o longitudine che tenga, stesso pensiero] un layout ed una logica di navigazione sensibilmente, ed ovviamente, diversa rispetto a quella che aveva ispirato il sito diversi anni prima.
Da non crederci, nel corso dei vari briefing ed incontri il nostro bello, rivoluzionario, attuale sito comincia un processo d’involuzione e di trasformazione verso il vecchio modello.
Ogni giorno che passa assomiglia sempre di più al vecchio sito, quello che volevamo abbadondare!
Ormai ci rinuncio, e dopo aver intasato il fegato di fiumi di bile, mi rassegno. Anche perchè alla corte dell’albergatore ci sono spesso dei personaggi tipici delle corti reali. Non parlo di giullari, santoni, consiglieri, parlo di quelle figure strane del tipo “so tutto mi” che fanno i webmaster [ma che roba è, non ho mai capito], del responsabile ICT, del grafico e roba varia che avallano le retroscelte del pagatore dei loro stipendi.
E allora sapete come si dice dalle mie parti: “attaccamm o ciuccio a do vo o padrone” [Mettiamo l’asino dove desidera il padrone].
Buona giornata
7 Comments
Caro Antonella…
mi sa che ti capisco: non essere compresi nella propria professionalità è umiliante e demotivante, ti fa venire voglia di mandare tutti a quel paese e mollare. E davvero purtroppo con certi clienti vale la pena dire di sì e lasciar stare, tanto certe mentalità non cambiano!
Per fortuna poi ti scontri anche con persone disposte a cambiare, a crescere e migliorarsi e che capiscono che se fanno un investimento di soldi, tempo ed immagine, è per migliorare, non il contrario!